Etru: il museo nazionale etrusco di Villa Giulia, Roma

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Storia del museo

Uno dei più prestigiosi musei dedicati alla civiltà degli etruschi

-dalla guida pp. 49

Villa Giulia, dopo i fasti papali che ne esaltarono l’essenza nel 500, cadde in un periodo di decadenza e di oblio che perdurò fino al 1889 quando l’archeologo e politico italiano Felice Barnabei, all’indomani dell’unità d’Italia, diede impulso acciocché la struttura venisse riconvertita.

Questa volontà faceva parte di un ambizioso e avveniristico programma di esplorazioni archeologiche e di un innovativo progetto museografico, mirato a dotare l’Urbe di un

Museo Nazionale che sia uno dei principali centri della cultura storica ed artistica

articolato in una sezione destinata alle “antichità urbane” (coincidente oggi con una delle sedi dell’attuale “Museo Nazionale Romano”, presso le Terme di Diocleziano) e una incentrata sulle “antichità extraurbane”.

Quest’ultima fu localizzata nella Villa di Papa Giulio III sulla Flaminia e fu destinata ad accogliere tutti gli oggetti scoperti nell’interland romano, estendendosi anche a quei territori un tempo dipendenti dallo Stato Pontificio, dal Lazio all’Umbria

Il progetto di Barnabei venne avallato dal Regio Decreto del 7 febbraio 1889, era duplice:

  • recuperare uno dei luoghi più affascinanti del Rinascimento italiano;
  • “regalare” al Belpaese un museo interamente dedicato alla riflessione sulle origini più remote dell’identità italiana (si ricordi che l’Unità era appena stata fatta) avvalendosi di un’esposizione incentrata sulle antichità preromane di popoli come Etruschi e Italici (con un focus particolare su Falisci, Umbri, Latini e Sabini).

Il Museo, nacque quale ente autonomo, tuttavia nel ‘900 fu assurto a sede centrale della Soprintendenza archeologica destinata alla tutela del Lazio settentrionale, corrispondente esattamente all’area di alcune delle più importanti città etrusche:

  • Veio,
  • Cerveteri,
  • Tarquinia,
  • Vulci.

Stante quanto sopra menzionato, non stupisce che Villa Giulia – arricchitasi nel frattempo di Villa Poniatowski, residenza ottocentesca dell’ultimo discendente dei Re di Polonia – si sia evoluta a tal punto da divenire il maggior museo etrusco al mondo (!), assorbendo tra i propri tesori diversi capolavori di questo popolo, per un totale di oltre 6000 oggetti distribuiti in 50 sale, su di una superficie espositiva di oltre 3000 mq.

In data 23 gennaio 2016, attraverso Decreto Ministeriale, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia venne inserito tra i trentadue  istituti di “rilevante interesse nazionale” dotati di autonomia scientifica e amministrativa, dando nuovi Natali a questo museo, dalla storia plurisecolare.

Un museo da vivere

Perché non scoprire ETRU in prima persona, attraverso i diversi programmi congeniati per:

  • scuole,
  • famiglie,
  • appassionati,
  • gruppi,
  • studenti universitari,
  • ricercatori,

o aderire alla comunità, partecipando attivamente agli eventi esclusivi, abbonandosi?

Attività

Accesso ad archivi e depositi

Il Museo consente, per motivi fondati di studio e ricerca, la consultazione dei proprio archivi:

  • fotografico,
  • documentale,
  • deposito.

Per ulteriori informazioni, visitare la pagina dedicata (Archivi, Biblioteca e Depositi).

Tirocini

ETRU abbraccia le iniziative culturali di diverso genere, tra cui la convenzione con numerosi atenei nazionali ed esteri per l’attivazione di tirocini universitari.

Laboratori per bambini nel fine settimana

Il Museo prevede un programma di laboratori che si svolgono nel wee-end, curato dal servizio didattico in collaborazione con Arte in gioco.
I laboratori sono organizzati per due fasce di età:

  • bambini tra i 5 e i 7 anni,
  • ragazzi dagli 8 ai 12 anni.

Visite guidate

Organizziamo, su prenotazione, visite guidate pensate per coinvolgervi in base alle diverse età e ai diversi interessi, in lingua italiana o, a richiesta, in inglese, francese, spagnolo o tedesco.

Visite guidate per universitari e studiosi

Parimenti, ETRU organiza su richiesta visite guidate rivolte a studenti universitari (lauree e Master) e ricercatori.

Visite guidate + laboratori scuole

ETRU ha un programma dedicato alle scuole:

  • primaria,
  • primaria di II grado,
  • licei,
  • istituti professionali.

Visite guidate per non vedenti e ipovedenti

Stante la sua inclinazione filantropica, sempre su richiesta il Museo attiva delle speciali visite dedicate a visitatori con disabilità visiva, mettendo loro a disposizione riproduzioni tattili che integrano la visita delle sale.
Il Museo organizza, comunque, periodicamente attività per visitatori non vedenti o ipovedenti.

I tuoi eventi al Museo: organizza il il tuo evento negli spazi di ETRU!

ETRU mette a disposizione spazi splendidi per iniziative di privati, enti e istituzioni. Queste attività permettono al Museo di sostenere il proprio patrimonio culturale e architettonico e di accogliere proposte per consolidare la rete di rapporti con le comunità del territorio. Avrete l’occasione di accogliere i vostri ospiti in un contesto unico, contribuendo alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese.

SPAZI DISPONIBILI
COME PROCEDERE

Il Premio Strega

ETRU ha il piacere di ospitare ogni anno, fin dal 1953 il prestigioso Premio Strega

Bontempelli fu il primo fra i laureati dello Strega per il quale risuonarono gli applausi nei nobili spazi cinquecenteschi del Ninfeo di Villa Giulia. Dal profondo recesso ombroso, ai piedi delle cariatidi bianche e scialbate, stagna l’acqua di una fontana fiorita di ninfee; e le statue dei fiumi ritmano torno torno il giro ovoidale del muro sul quale, sorpresa scenografica, si affacciano i pini come da un palcoscenico invisibile e salgono in alto a colloquio con la luna.
Maria Bellonci, Come un racconto gli anni del premio strega, 1969.

Il cinema

Il Museo Nazionale Etrusco ha accolto i set cinematografici di film come La grande bellezza e Il peccato e della serie tv “I Medici: Masters of Florence”. È stato protagonista della trasmissione RAI Meraviglie: La penisola dei tesori.

Spazi disponibili

  • Sala della fortuna: 6x8m. 70 posti a sedere.
    Utilizzabile come sala conferenze attrezzata con sedute, tavolo per i relatori, videoproiettore, computer portatile e schermo mobile. È possibile anche l’uso alternativo come guardaroba.
  • Cortile centrale: 28,5×43,5m. Accoglie 450 persone.
    È possibile il montaggio di tensostrutture nei mesi invernali. Capienza max. 450 persone per cena placée in tensostruttura, 600 per cena placée all’aperto.
  • Emiciclo: larghezza 5m.
    Capienza da stabilire in sede di sopralluogo in base al numero degli ospiti e all’allestimento previsto.
  • Giardini laterali: 20x60m.
    Indicato per cocktail.
  • Area fontana delle tartarughe: 31x45m.
    Indicato per cocktail.
  • Area Odeion: 20x28m.
    Spazio aperto con gradinate.
  • Padiglione didattico: 12x5m. Capienza 50 persone sedute.
    Utilizzabile come sala conferenze, attrezzata con videoproiettore e schermo mobile.

Come procedere

Le finalità degli eventi, per la concessione a uso temporaneo, devono essere compatibili con la vocazione culturale del Museo e con le esigenze di sicurezza.

  • Compilare il modulo di richiesta e allegarlo alla mail almeno 30 giorni prima dell’evento;
  • attendere contatto da parte degli uffici competenti;
  • attendere appuntamento per sopralluogo,, con l’avvio delle pratiche formali.

Per ogni spazio è previsto il pagamento di un canone di concessione, degli oneri per vigilanza e adempimenti amministrativi, delle spese assicurative e delle pulizie. La concessione a uso temporaneo è regolamentata dall’art. 106 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs. 42/2004) e sostiene la valorizzazione degli spazi del Museo e delle sue collezioni.

Per maggiori informazioni, visita il sito: www.museoetru.it

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